UNO STRANO METODO

Di fronte alle foto-ricordo di mio padre e mia madre,un giorno, ho avuto un momento di estremo sconforto, di perduta nostalgia,sfociata in un pianto liberatorio.

La mia mente in quel momento ha ricordato,come in un flash, una vecchia canzone del passato, “Non ti scordar di me” cantata nei miei ricordi da Beniamino Gigli.

Mi sono meravigliata che, mentre sfogavo il mio sconforto, mi venisse proprio in mente una canzone!

Ho pensato che forse era un modo (se mio o di altri, non mi pongo il problema) per confortarmi.

E come avrei mai potuto scordarmi di loro?

Ripensavo sempre alle parole del testo “la vita mia legata è a te” o “c’è sempre un nido nel mio cuor per te”. Lì per lì ho però accantonato la cosa, finchè una sera, parlando al telefono con mio fratello, che vive in altra città, ho scoperto che anch’egli aveva vissuto un simile episodio, cioè gli veniva sempre da canticchiare “Mamma son tanto felice” dello stesso cantante.

Ho pensato allora che non fosse un semplice caso, anche perché altre persone della famiglia mi confessarono poi di aver provato le stesse cose.

Ho quindi provato, memore dei vecchi esperimenti di metafonia con l’uso del nastro rovesciato (oggi soppiantato da files mp3 e software come Audacity con la funzione reverse), ad invertire al contrario le due canzoni ed eccone il risultato. Lo potete scaricare in allegato.

Mio padre, mia madre, il mio cognome,gesti quotidiani noti solamente alla nostra intimità familiare………….insomma non poteva essere una banale coincidenza……

Così ho cominciato e proseguito,dando retta alle intuizioni e ai flash che mi passavano in testa in alcuni momenti.

Ho raccolto un “libro” di canzoni-messaggio: chiedevo e mi veniva risposto così, con un modulo prefabbricato di parole, adatto al bisogno.

Bene, se si tratta di uno scherzo che mi gioca la mente, stando ad autorevoli pareri di scienzati e medici (peraltro professionalmente a me noti in quei contenuti), debbo dire di avere sviluppato un talento nascosto……

Non è questione, almeno per quanto mi riguarda, di capire perché ciò avvenga, se io ho un’elettrochimica cerebrale che mi fa associare sillabe e parole,significati e significanti e che essa sia in qualche modo “manipolata” da queste entità, perché comunque a tutti gli effetti nel brano musicale raddrizzato non vi è nulla di alterato, oggettivamente.

Non mi interessa un confronto polemico-scientifico: a un certo punto medicina e ragione si fermano ed oltre è la fede, il cuore o chiamatelo come più vi piace, che interviene (se ovviamente,interviene).

Metto questo materiale a disposizione di chiunque e lascio a ognuno il suo pensiero.

 

mamma+e+babbo.zip
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